Aprire un negozio online (e-commerce) non è una cosa facile, anzi tutt’altro. Spesso si crede che basti “comprare” un pacchetto e-commerce già confezionato (come spesso i colossi Provider fanno credere) o peggio ancora servirsi di uno di quei fantomatici servizi di realizzazione di e-commerce gratis (niente di più sbagliato!) metterci dentro i prodotti e via che si guadagna.
Non è tutto oro quel che luccica (disse qualcuno) e molto ma molto spesso si rimane abbagliati dal fatto che parliamo di un mercato online. In realtà gli aspetti da tenere bene in mente prima solo di pensare di aprire un negozio di commercio elettronico sono tanti e vanno seguiti più o meno in quest’ordine:
- Business Plan. E’ in assoluto il primo passo da compiere. Senza un piano di business non si va da nessuna parte. La redazione di questo documento, anzi oserei dire di questa bibbia aziendale dev’essere fatta da una persona competente in materia in quanto verranno elencati tutti i costi iniziali da sostenere, le leggi e le normative che dovremo rispettare, i potenziali ricavi, analisi del prodotto (o servizio), analisi del mercato, penetrabilità nel mercato, analisi dei concorrenti, analisi del prezzo di vendita e molto altro ancora.
- Iscrizione alla camera di commercio. E’ necessario iscriversi alla propria camera di commercio come “commerciante”. In effetti l’apertura di un sito per la vendita online è un’attività che rientra in questa categoria. In genere l’iscrizione costa all’incirca un centinaio di euro l’anno.
- Gestione Separata INPS: è necessario anche aprire la propria posizione presso l’INPS. A seconda del tipo di forma giuridica (libero professionista, società, etc.) ci sono delle aliquote diverse. La domanda puo essere scaricata dal sito dell’INPS (modello SC04) compilata in ogni sua parte e presentata presso la sede INPS di residenza. C’è da evidenziare anche un aspetto importantissimo. Una volta aperta la propria posizione si inizieranno a versare i contributi, a prescindere dal fatto che si venda o meno. Infatti la normativa prevede una sorta di cifra fissa che ammonta all’incirca a €3600 l’anno, da pagare in più tranche. Ovviamente a questo importo poi si aggiungono le imposte derivanti dalle vendite effettive.
- Apertura partita iva. Inutile dirlo, anche in questo caso è necessario aprire la propria posizione iva. L’operazione può essere fatta in autonomia ma il consiglio è sempre quello di sentire un commercialista.
- Comunicazione inizio attività al proprio comune. E’ necessario anche fare la comunicazione di inizio attività al proprio comune di residenza (o dov’è la sede fiscale vostra). In genere non ha costi eccessivi ma ogni comune applica una tariffa diversa.
- Sviluppo del sito e-commerce. Affidatevi solo ad una web agency seria! Sebbene i costi siano più alti rispetto all’affidare il lavoro al cugino dell’amico, anche il risultato lo sarà e ve ne accorgerete col tempo. Non commettere il grosso errore di andare a risparmio perchè “costa troppo” perché non è un costo ma è un investimento del vostro principale strumento di lavoro! Se è di qualità lavorerete meglio ed avrete un ritorno, sia come immagine aziendale che come soldini che vi entreranno. Mi raccomando.
- Web marketing. Un tale un po’ di anni fa disse: “Chi smette di fare pubblicità per risparmiare soldi è come se fermasse l’orologio per risparmiare tempo“. Mai frase fu più azzeccata… sai chi pronunciò tale affermazione? Henry Ford, niente di meno che il creatore della nota casa automobilistica. In effetti se ci pensi è proprio vero, “La pubblicità è l’anima del commercio” altra frase storica ma che racchiude a sè quanto più essenziale esiste per far funzionare un business e oggi ancora più valido che mai specie se pensi al fatto che con l’apertura ai siti di vendita online i confini geografici sono pressocché azzerati. Anche qui, bisogna seguire una strategia di web marketing mirata per la vostra attività, cucita addosso come un sarto col vestito. Quest’attività va quindi fatta da una figura professionale ben definita, il Consulente in Web Marketing Strategico che creerà un piano di marketing online recante i costi di investimento ed i ricavi!
Adesso che ti ho mostrato una prima lista su come aprire un negozio online vediamo di approfondire qualche concetto legato proprio agli “ecommerce“.
E-commerce cos’è?
Partiamo subito con la definizione di cosa siano i siti e-commerce. Un sito e-commerce è un particolare sito web che permette di vendere beni o servizi direttamente online. Solitamente si suddividono in due macro famiglie i siti B2B ovvero Business To Business ed i siti B2C ovvero Business To Consumer. I primi sono quei siti per le vendite online tra aziende mentre i secondi sono quelli che vendono ai consumatori finali. A volte pero si possono trovare situazioni ibride ovvero siti che vendono sia ad aziende che ai privati.
Forme di Pagamento (transazioni)
In genere la transazione (pagamento) avviene online e ci si può appoggiare al bonifico bancario, a pay pal, al proprio circuito bancario con carta di credito o al pagamento in contrassegno (il corriere espresso che recapiterà l’ordine incasserà la cifra).
Spedizione e Reso
La spedizione dei prodotti cosi come il loro eventuale reso (solitamente attraverso corriere epsresso) è altresì gestibile internamente al sito, sommando al costo dei prodotti acquistati il costo appunto per la spedizione.
Tutto il processo è ovviamente automatizzato e voi non dovrete fare altro che gestire gli ordini! In alcuni casi è possibile fornire ai clienti il codice per il tracking online ovvero per tracciare il pacco e sapere quindi dove si trova fisicamente il prodotto (funzione in genere molto gradita dai clienti).
Saperne di più
La cosa secondo me più interessante è che si possa fidelizzare il cliente proponendo loro, magari attraverso delle DEM (Direct Email Marketing) prodotti a corredo o che abbiano uno sconto o siano in promozione. Incrementando quindi in maniera esponenziale il fatturato. In genere quest’attività va chiaramente pianificata nei minimi dettagli affinché sia proficua.
Vendere online con il mio e-commerce è difficile?
Nella definizione più stretta del termine vendere i propri prodotti o servizi attraverso l’e-commerce non è un’operazione difficile. La difficoltà piuttosto sta nell’investimento da fare all’inizio dell’attività sia a livello normativo/tassazione che di sviluppo dell’e-commerce in sè che della sua promozione online/offline, come già abbiamo visto.
Questi tre aspetti sono il pilastro su cui poggiare il proprio e-commerce, se manca anche solo uno di questi il progetto traballerà e sarà destinato a collassare, purtroppo. Quello che sto cercando di dirti (ripetutamente lo so) è che se hai in mente di aprire il tuo negozio online escludendo anche uno solo di questi tre elementi allora ti dico non farlo, perchè vai incontro ad un bagno di sangue.
Diversamente se sei conscio di questo, ti invito a proseguire nella lettura perché ci sono alcune chicche che voglio darti.
Anzitutto devi sapere che dentro al proprio e-commerce abbiamo la possibilità di gestire le anagrafiche dei clienti (ovviamente) e come già accennato mantenere vivo l’interesse attravero le DEM. In realtà possiamo fare anche di più poiché possiamo sfruttare le newsletter anche per invitare i clienti a condividere nei loro social un prodotto specifico (ad esempio) promettendo loro uno sconto per il prossimo acquisto. Oppure potremo incentivare la “presentazione di un suo amico” cosi che al primo suo acquisto tu ne guadagni qualcosa (in genere uno sconto). Oppure potremo fidelizzare ulteriormente il cliente ad esempio attraverso una raccolta punti e molto altro ancora… come vedi le idee poi non mancano!
E-commerce e Blog? Assolutamente si!
Una pratica che consiglio vivamente è quella di abbinare al proprio sito e-commerce una sezione blog. Questo perchè cosi facendo andremo ad incrementare, attraverso contenuti mirati, l’autorevolezza del proprio sito e quindi il posizionamento nei motori di ricerca. Attenzione però perchè mantenere fresco ed aggiornato un blog non è cosa semplice e richiede l’impegno da parte vostra di tempo e risorse (sarà poi un Seo Specialist ad ottimizzare in chiave SEO gli articoli). Ma alla lunga paga e con gli interessi perchè il traffico che riceveremo dal blog sarà tutto traffico potenziale propedeutico alle vendite.
E-commerce e Social Network? Si decisamente!
Altro binomio che funziona alla grande è l’unione del proprio e-commerce con i social network. Infatti oltre a poter sfruttare le promozioni a pagamento che i social più diffusi mettono a disposizione (le cosiddette “Sponsorizzate”) con conseguente traffico profilato verso il nostro sito possiamo anche sfruttare i canali di vendita messi a disposizione appunto dai Social. Un esempio lampante è il Marketplace di Facebook che ci consente di vendere attraverso il noto social network.
E-commerce ed Ebay e/o Amazon? Certamente Si!
I siti “multistore” come Ebay o Amazon sono un buon bacino cui attingere per vendere i prodotti o servizi. Ovviamente vanno visti come un’integrazione e non come principale canale di vendita in quanto come sappiamo non siamo gli unici a vendere “li dentro”, quindi un minimo di concorrenza la troviamo comunque. Ad ogni modo sono terreni fertili che ci possono procurare un certo fatturato per cui non vanno demonizzati a priori.
Ed ecco la chicca delle chicche…
Il Dropshipping cos’è?
Con gli anni ed il proliferare dei siti e-commerce sono nate delle aziende che mettono a disposizione i loro magazzini fisici. Questo vuol dire che per chi sta iniziando un’attività di comercio elettronico non è necessario dover acquistare migliaia di euro per la merce che andrà poi a vendere (con tutti i rischi del caso) ma può semplicemente fornirsi di queste aziende le quali ti forniranno tutto il parco prodotti senza dover spendere un centesimo.
La partnership solitamente funziona cosi:
- Tu metti nel tuo e-commerce i prodotti che vuoi vendere (come se fossero tuoi ma che in realtà non lo sono)
- Il tuo cliente acquisterà da te i prodotti che desidera
- Tu incassi subito (cosa non da poco)
- Manderai una email (o il sitema se configurato lo fara in automatico) al tuo fornitore di dropshipping con i dettagli dell’ordine e chi spedirlo
- Il tuo fornitore di dropshipping invierà, solitamente in forma anonima o con il tuo marchio, il prodotto al cliente
- Tu pagherai il fornitore (in genere a fine mese)
- Stop!
Quindi come puoi ben capire tu lavorerai praticamente sul venduto, incassando prima per la vendita e pagando poi il costo di prodotto. Mica male vero?
In rete ci sono diverse aziende di dropshipping, spesso ci si trova quelle multi prodotto o quelle mono prodotto e la giusta scelta va fatta ponderata in base al proprio business plan (ne abbiamo parlato ad inizio, ricordi?).
Adesso che hai giù una visione d’insieme su come aprire il tuo sito e-commerce e se trovi utile questo articolo ti chiedo di condividerlo nei tuoi social network.
Per qualsiasi chiarimento o domanda puoi scrivermi nei commenti qui sotto, sarò molto felice poterti aiutare con l’apertura del tuo nuovo sito e-commerce!
Be the first to comment on "E-commerce: come avviarlo, quali sono le leggi e le imposte. La fondamentale promozione online."