Per chi si allena in palestra è abbastanza normale rifinire la propria dieta con integratori alimentari, sopperendo così alla carenze nutrizionali degli alimenti. Chi invece non pratica attività sportiva, vede l’utilizzo di proteine in polvere e simili come qualcosa di paragonabile al doping.
Non c’è niente di più sbagliato infatti gli integratori alimentari nascono proprio per soddisfare le esigenze di determinate persone che hanno una spesa energetica superiore alla media. Volendo fare anche il punto sulla questione della qualità degli alimenti si potrebbe anche argomentare che il cibo non è più quello di una volta e che gli integratori alimentari andrebbero presi un po’ da tutti, ma non è questo l’ambito adatto per una simile discussione.
In questo articolo, in collaborazione con Integratore.net, vedremo quali sono gli integratori più utilizzati dagli sportivi e le funzioni che svolgono all’interno del nostro corpo.
Proteine in polvere
Sicuramente tra integratori più usati nell’ambito del fitness ci sono le proteine in polvere. Queste sono ottenute attraverso dei particolari processi in laboratorio, isolando le proteine del siero del latte dal resto degli altri nutrienti. In questo modo lo sportivo può assumere le proteine senza ingerire anche carboidrati e grassi.
Le proteine sono molto importanti per il corpo umano, innanzitutto perché forniscono la base per il tessuto muscolare e inoltre molti dei nostri ormoni non sono altro che proteine. In generale la maggior parte dei tessuti è composta da proteine e proprio il loro nome, che deriva dalla parola greca proteios ossia “primario”, ci ricorda l’importanza di questo macronutriente.
Le proteine del siero del latte andrebbero assunte dopo l’allenamento, quando le fibre muscolari sono state danneggiate dagli esercizi fisici, e hanno bisogno di un nuovo substrato per rigenerarsi. Se questi mattoncini non arrivano dall’alimentazione o dall’integrazione, il corpo li andrà a prendere al suo interno, smontando il tessuto muscolare importantissimo per l’atleta, situazione denominata catabolismo muscolare.
In generale si consiglia di assumere le proteine in polvere dopo un’ora e mezza dall’allenamento, in quanto qualsiasi alimento assunto deve essere digerito. Pertanto si andrà a deviare il flusso sanguigno verso il tratto digerente, sottraendolo al tessuto muscolare nel momento in cui ne ha maggiore bisogno. Inoltre si va a stimolare l’insulina, un ormone che si contrappone al GH e le catecolamine, che invece sono ormoni lipolitici.
Aminoacidi ramificati
Le proteine sono composte da ulteriori molecole dette aminoacidi. Tra questi, sono molto importanti per l’atleta leucina, isoleucina e valina che per la loro particolare struttura chimica sono chiamati aminoacidi ramificati.
I BCAA sfuggono al normale metabolismo degli altri aminoacidi, evitando il fegato e raggiungendo direttamente il muscolo dove possono essere usati anche come substrato energetico. Detto in parole più semplici, in determinate condizioni, i BCAA forniscono ulteriore forza all’atleta per svolgere il suo allenamento.
Sono quindi da assumere prima dell’allenamento, anche se un’altra scuola di pensiero ritiene che la loro assunzione alla fine del workout possa in qualche modo accelerare la sintesi proteica. In molti non concordano su questa teoria, ricordando ricordando che la sintesi proteica ha bisogno di tutti e 20 gli amminoacidi codificati dal corpo umano.
Creatina
E per ultimo, ma non per importanza in quanto si tratta degli integratori più utilizzato nelle palestre, c’è la creatina. Si tratta di un composto aminoacidico intermedio, i cui effetti hanno avuto un grosso riscontro alla fine degli anni 80.
La creatina è presente nel nostro corpo in due forme, quella che ci interessa è la fosfocreatina immagazzinata nel muscolo. Perché è così importante per gli atleti? Perché partecipa alla produzione di ATP all’interno del muscolo. L’ATP è la molecola energetica dell’organismo che trasforma lo stimolo nervoso in energia meccanica. Una volta usata l’ATP si trasforma in ADP (adenosina difosfato). Cedendo il proprio gruppo fosfato all’ADP, vi è una nuova sintesi di ATP e quindi nuova forza per l’atleta.
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